jueves, 27 de mayo de 2010

La diga di Chievo

Ricordi smarriti, meandri curvilinei
Limo
Chiocciole chiocce
Percorrono soavemente
Lasciando una calda traccia
Sulla mia pelle
Appena scaldata, appena sfiorata
Da un magro sole
Di quasi inizio primavera
Un odore dolciastro
Mescola strana
Di erbe marcite
E fango imputridito
Risale dalle oscure cloache
Che si riversano a tratti
Lungo il corso del fiume

Ricordo stranamente
Dopo anni perduti
Nella curva traccia
Di un acqua vagamente
Conchigliesca
Lo spartiacque della vecchia diga
Che da nome al vicino aeroporto

Venti del sud
Venti dall´est
Portano sollievo
Alle tempie
Sopra la diga
Sento la freschezza violenta
Dei venti e delle acque che fluiscono
Da un nord non tanto distante
Sono al nord
Fiume che passa
E sfocia nell´est
Venti contrari
Che sfociano a nord

Profumo di acacie
Del vicino prato ad ovest

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